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SE I MURI POTESSERO PARLARE

Bello! Bellissimo! Bravi! Bravissimi! E poi, tanti sorrisi e altrettanti applausi.

Tutto questo –e altro ancora- si è sentito domenica scorsa tra le pareti del Teatro Stabile Comunale, un luogo appunto bellissimo con la sua piazzetta che affaccia sul fiume, il pavimento in cotto, le pareti nude ma armoniose, un’acustica perfetta…

Era un vecchio mulino ed oggi è un luogo di incontro accogliente ed un centro dove è bene e bello fare cultura.

Se la mattina, infatti, aveva ospitato un centinaio di ragazzini vocianti che con le loro catechiste hanno chiuso l’anno in bellezza tra giochi, gare di cultura religiosa, musica e balli, nel pomeriggio mentre loro si divertivano fuori con gigantesche bolle di sapone, zucchero filato e pop corn, i genitori dentro si confrontavano con don Alfredo –tornato serio dopo essersi fatto piccolo con i piccoli- su temi cruciali come Famiglia tra felicità e fatica, Paura tra speranza e fiducia, Educazione tra essenzialità ed esagerazione, Dialogo tra televisione, telefonini, tablet, smartphone… Un bel dire, davvero, anzi tanto da dire ancora, perché i temi e i problemi di una coppia e di una famiglia non si esauriscono certo in un incontro.

Conclusa la festa del catechismo con un bel momento di preghiera iniziato dentro con le 8 Beatitudini, quelle dettate da Gesù nel Discorso della montagna e quelle della Famiglia di oggi e completato fuori in un grande cerchio ed il lancio festoso dei palloncini che fin dalla mattina avevano allegramente addobbato la chiesa ed il teatro, questo stesso luogo è divenuto palcoscenico per una performance d’eccezione proposta nell’ambito del Maggio Musicale Isolano.

Un quintetto di fiati fantasiosi ed originali ed una bravissima voce recitante hanno dato vita, dopo un’ anteprima sulle note di Rossini, ad una rilettura in chiave musicale di tre favole di Esopo “La cicala e la formica”, “Al lupo,al lupo!” e “Il leone va in guerra”, mentre le illustrazioni ad acquarello dello stesso clarinettista scorrevano sullo schermo a parete. Una proposta davvero bella, un progetto di alta cultura…

Peccato, però, che i bambini ed i ragazzi se ne erano appena andati!