Carissimi fratelli e sorelle, distinte Autorità, donne e uomini di buona volontà, da duemila anni noi cristiani crediamo che l’ Eucaristia sia tutto per noi: la riteniamo fonte e culmine, punto di partenza e pienezza del vissuto cristiano.
“L’unione con Cristo che si realizza nel sacramento ci abilita anche a una novità nei rapporti sociali”: così si esprimeva papa Benedetto XVI nel suo “Sacramentum caritatis” al n. 89.
E’ proprio su questa originalità sociale dell’Eucaristia che vi invito a riflettere, ricordando a tutti la celebrazione di domenica 29 Maggio alle ore 18.00, nella piazzetta del rione Nazareth, con i reverendi Parroci di S. Maria dei Fiori e S. Carlo, Don Dante Gemmiti, e di Maria SS. Immacolata, don Roberto Dell’Unto.
“Poiché partecipiamo allo stesso pane, formiamo lo stesso corpo”.
Ecco la valenza sociale dell’Eucaristia. La configurazione architettonica della nostra città, con la parrocchia san Lorenzo e il palazzo comunale al centro, divisi solo dalla suggestiva cascata e con le varie chiese incastonate nel tessuto urbano, restituisce plasticamente una immagine della realtà sociale, centrata attorno alla dimensione religiosa, còlta in stretta connessione con quella civile.