Un momento di profonda riflessione di Gesù davanti ai piccoli, ai suoi:
Ti rendo lode, Padre, perché queste cose le hai rivelate ai piccoli. I piccoli di cui è pieno il vangelo, gli ultimi della fila che sono i preferiti di Dio.
Gesù è il primo dei piccoli, viene come figlio di povera gente, nasce in una stalla, non ha in mano nessun potere e la sua rivoluzione si compie su di una Croce.
«Venite a me, voi tutti, che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro».
Gesù non viene con obblighi e divieti. Viene recando una coppa colma di pace. Gesù non porta precetti nuovi, ma una promessa: il regno di Dio è iniziato ed è pace e gioia nello Spirito.
«Imparate da me, che sono mite e umile di cuore». Imparate dal mio cuore. Cristo si impara accogliendo il Suo cuore, cioè il modo di amare. Il maestro è il cuore.
La pace si impara. La pienezza della vita si impara! A vivere si impara, imparando il cuore di Dio. E la scuola è la vita di Gesù, quest’uomo senza poteri, liber
come il vento, leggero come la luce, dignitoso e alto, che nulla e nessuno ha mai potuto piegare. Imparate dal mio modo di amare: umile, senza arroganza e mite, senza violenza.
Cosa ristora la nostra esistenza? Un amore umile e mite, una relazione di pace, serenità diffusa nell’arsura del vivere.
Dal Crocifisso una grande lezione per tutti, bambini e anziani, donne e uomini, preti e religiosi, per coloro che ci sentono intelligenti, ma che corrono il rischio di restare degli analfabeti del cuore.
«Prendete su di voi il mio giogo. Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero». Nel linguaggio della Bibbia «giogo» indica la legge: «Prendete su di voi la mia legge». Prendete su di voi l’amore, è un peso leggero, è una presenza amabile, che non ferisce il cuore, non colpisce ciò che è al cuore dell’uomo, ma è instancabile nel generare, partorire, curare, confortare, dare ristoro.
Dal Crocifisso per noi: prendetevi cura, con tenerezza e serietà, di voi stessi, degli altri e del creato, diffondete la combattiva tenerezza di Dio …
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