Gesù cammina verso una casa dove una bambina di 12 anni è morta. Cammina accanto al dolore del padre. Ed ecco una donna che aveva molto sofferto, ma così tenace che non vuole saperne di arrendersi, si avvicina a Gesù e sceglie come strumento di guarigione un gesto commovente: un tocco della mano.
L’emoroissa, la donna impura, condannata a non essere toccata da nessuno -mai una carezza, mai un abbraccio- decide di toccare; scardina la regola con il gesto più tenero e umano: un tocco, una carezza, un dire: ci sono anch’io!
Gesù approva il gesto della donna e le rivolge parole bellissime, parole per ognuno di noi, dolce terapia del vivere: “Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male”. Le dona non solo guarigione fisica, ma anche salvezza e pace e la tenerezza di sentirsi figlia amata, lei, l’esclusa.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga e c’era gente che piangeva e gridava forte.
Entrato, disse loro: “Perché piangete? Non è morta questa bambina, ma dorme”. Dorme.
Lo deridono e Gesù ripete: “tu abbi fede”, lascia che la Parola della fede riprenda a mormorare in cuore: Dio è il Dio dei vivi e non dei morti.
Gesù, cacciati fuori tutti, prende con sé il padre e la madre, ricompone il cerchio vitale degli affetti, il cerchio dell’amore che dà la vita. Poi prende per mano la piccola bambina, perché bisogna toccare la disperazione delle persone per poterle rialzare.
Chi è Gesù? una mano che ti prende per mano.
Bellissima immagine: la sua mano nella mia mano, concretamente, dolcemente, si intreccia con la mia vita, il suo respiro nel mio, le sue forze con le mie forze.
E le disse: “Talità kum. Bambina alzati”.
Lui può aiutarla, sostenerla, ma è lei, è solo lei che può risollevarsi: alzati.
E lei si alza e si mette a camminare.
Su ciascuno di noi, qualunque sia la porzione di dolore che portiamo dentro, qualunque sia la nostra porzione di morte, su ciascuno il Signore fa scendere la benedizione di quelle antiche parole: Talità kum.
Giovane vita, alzati, risorgi, riprendi la fede, la lotta, la scoperta, la vita.
Torna a ricevere e a restituire amore. Sia così per tutti noi!
Scarica il giornalino completo: ECHI DI VITA 2018 N°26