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San Lorenzo Martire ® - 2017 06 18 - Echi di VITA - N 25 - Splash

Echi Di Vita N°25 – NELLA FRAGILITA’ DI DIO LA PIENEZZA DELLA VITA

Una parola scorre sotto tutte le parole di Gesù,
come una corrente sotterranea: «vita».
La risposta è una pretesa perfino eccessiva, perfino
sconcertante: io faccio vivere!
La sorpresa è che Gesù non dice: «Prendete di me la
mia sapienza». Non dice: «Bevete la mia innocenza,
mangiate la santità, la divinità, la giustizia assoluta,
la potenza illimitata».
Dice invece: «Prendete la fragilità, la debolezza, la precarietà, il dolore, l’intensità di questa mia vita».
Il mio Dio è così, conosce i sentimenti, sa la paura e il desiderio, ha pianto, ha gridato i suoi ‘perché’ al
cielo, è stato rifiutato dalla terra. Per questa sua fragilità è il Dio per l’uomo, con il suo dolore è il Dio per la
vita mia fatta di germogli amari.
Quasi un Dio minore, ma è solo così che diventa il «mio» Dio. Non si può giungere alla divinità di Cristo
se non passando per la sua umanità, carne e sangue, corpo in cui è detto il cuore, mani che impastano
polvere e saliva sugli occhi del cieco, lacrime per l’amico, passioni e abbracci, i piedi intrisi di nardo, la casa
che si riempie di profumo e di amicizia, e la croce di sangue.
I verbi ripetuti quasi in una incantatoria monotonia – mangiare, bere – sono innanzitutto il linguaggio
della liturgia del vivere, di una Eucaristia esistenziale, della comunione totale con Cristo.
E tu sei fatto vangelo. E se sei fatto vangelo, senti la certezza che l’amore è più vero dell’egoismo, la
pietà più umana del potere, il dono più divino dell’accumulo.
Io mangio e bevo il mio Signore, quando assimilo il nocciolo vivo e appassionato della esistenza di Gesù
e mi innesto sul suo tronco, che è il suo modo di vivere. Chi fa proprio il segreto di Cristo, costui trova il
segreto della vita.
A questo mi conduce l’Eucaristia domenicale, dove il sublime confina con il quotidiano, l’infinito con il
perimetro fragile del pane e del vino, là Dio è vicino a me che temo la solitudine e il dolore. Se solo lo
accolgo, trovo il segreto della vita.
Viviamo questo giorno, arricchito dalla processione Eucaristica, dalla gioia di una comunità che riscopre
tale segreto e lo comunica testimoniando la sua fede.

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