Non sia turbato il vostro cuore, abbiate fiducia. L’invito del Maestro ad assumere questi due atteggiamenti vitali a fondamento del nostro rapporto di fede: un «no» gridato alla paura e un «sì» consegnato alla fiducia. Due atteggiamenti del cuore che sono alla base anche di qualsiasi rapporto fecondo, armonioso, esatto con ogni forma di vita.
Ad ogni mattino, ad ogni risveglio, un angelo ripete a ciascuno le due parole: non avere paura, abbi fiducia. La fede religiosa poggia sempre sull’atto umano del credere, e se oggi è in crisi, ciò è accaduto perché è entrato in crisi l’atto umano dell’aver fiducia negli altri, nel mondo, nel futuro, nelle istituzioni, nell’amore. In un mondo di fiducia rinnovata, anche la fede in Dio troverà respiro nuovo. Come? Seguendo le tre parole: Io sono la via la verità e la vita.
Io sono la via: la strada per arrivare a casa, a Dio, al cuore, agli altri; una via davanti alla quale non si erge un muro o uno sbarramento, ma orizzonti aperti. Io sono la verità: non in una dottrina, né in un libro, né in una legge migliori delle altre, ma in un «io» sta la verità, in Gesù, venuto a mostrarci il vero volto dell’uomo e il volto d’amore del Padre.
Io sono la vita. La mia vita si spiega con la vita di Dio. Nella mia esistenza più Dio equivale a più io. Più Vangelo entra nella mia vita più io sono vivo. Nel cuore, nella mente, nel corpo. E Filippo «Mostraci il Padre, e ci basta». È bello che gli Apostoli chiedano, che vogliano capire, come noi. Filippo, chi ha visto me ha visto il Padre. Guardi Gesù, guardi come vive, come
ama, come accoglie, come muore e capisci Dio, e si dilata la vita.
Vita è, allora, tutto ciò che possiamo mettere sotto questa nome: futuro, amore, casa, pane, festa, riposo, desiderio, pasqua. Per questo spirituale e reale coincidono, fede e vita, sacro e realtà hanno l’identica sorgente. In Gesù il nostro cuore trova pace!
Scarica il Giornalino in Formato PDF: Echi di VITA – N 20