Gesù salì su di un alto monte. I monti sono come indici puntati verso il mistero e le profondità del cosmo, raccontano che la vita è un ascendere verso più luce, più cielo. Lassù il volto di Gesù brilla come il sole, le sue vesti come la luce. Quel volto di sole è anche il nostro volto: ognuno ha dentro di sé un tesoro di luce, un sole interiore, una bellezza che condividiamo con Dio.
Ci sorprende la Quaresima, un tempo che consideriamo triste, penitenziale, violaceo, con un vangelo di luce, a ricordarci che la vita spirituale consiste nella gioiosa fatica di liberare la luce e la bellezza sepolte in noi, e nell’aiutare gli altri a fare lo stesso.
La cosa più bella che un amico può dirmi è: sto bene con te perché tu fai uscire, fai venire alla luce la mia parte più bella. Spesso addormentata in noi, come in letargo.
Il Vangelo viene per questo: porta il disgelo nei cuori, risveglia quella parte luminosa, sorridente, generosa e gioiosa che abbiamo dentro, il nocciolo, il cuore, la nostra vera identità.
Lo stupore di Pietro: che bello qui! Non andiamo via… ci fa capire la nostra vocazione. Siamo chiamati tutti a trasfigurazione, a ricevere un cuore di luce. Contemplare, trasforma; tu diventi ciò che guardi con gli occhi del cuore. Pregare ci trasfigura in immagine del Signore.
L’entusiasmo di Pietro ci fa inoltre capire che la fede per essere forte e viva deve passare da uno stupore, da un «che
bello!» gridato a pieno cuore. Dio è la cosa più bella che io ho incontrato? Se è sì, da lui acquisisco la bellezza del vivere. Che è bello amare, abbracciare, avere amici, perché la vita ha senso, va verso un esito buono, che comincia qui e scorre nell’eternità.
Allora la Quaresima, più ancora che a penitenza, ci chiama a conversione: a girarci verso la luce. Allora smettiamola
di sottolineare l’errore negli altri. Una nube luminosa li coprì. E una voce: Questi è il Figlio mio. Ascoltatelo. Sali sul monte per vedere e Dio risponde offrendo parole, le parole lucenti di Gesù: ascoltate Lui. Il primo passo per essere contagiati dalla bellezza di Dio è l’ascolto: dare un po’ di tempo e un po’ di cuore al suo
Vangelo!