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San Lorenzo Martire ® - 2016 03 12 - Echi di VITA - N 28

Echi di Vita N°28 – V DOMENICA DI QUARESIMA

Una donna trascinata lì a forza, una persona nell’angoscia di morte, e Gesù senza sapere se è colpevole o meno prende le sue difese. Chiunque ha diritto di vivere, a ciascuno è data una ulteriore possibilità. Accusare, fare giustizia da sé, desiderare la morte dell’altro, non può mai costituire l’atteggiamento del cristiano, bensì che l’altro viva sempre.

Gesù sa cogliere sempre la sofferenza di chi gli è dinanzi e mai il suo peccato, il suo sguardo è rivolto verso il basso, evita perfino di fissarti e di incrociare il tuo sguardo, rimane solo con te, nel silenzio più profondo, si alza e si pone dinanzi a te con il rispetto più grande, si avvicina e parla al tuo cuore.

Dove sono? Coloro che sanno solo vedere sempre il male, pensare in negativo, giudicare senza comprendere, lanciare le pietre seppellendo gli altri, dove sono?

Costoro devono scomparire, non possono far parte del cerchio degli amici, nemmeno degli spazi delle nostre comunità, sono chiamati a convertirsi.

Gesù, ogni domenica, scrive nel cuore delle nostre assemblee liturgiche, non più nella polvere, e dice le stesse parole dette alla donna del Vangelo di oggi: tu non sei peccato, non sei un’adultera, ma una donna.

Ecco il mistero della nostra vita: uomini e donne fragili, ma veri e capaci di amare, di amare molto e per questo perdonati. Basta una parola del Vangelo a cambiare la vita: tutto è cancellato, dimenticato, azzerato, perché Dio ha fiducia e sa vedere oltre e tu?

Don Alfredo Di Stefano

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San Lorenzo Martire ® – 2016 03 12 – Echi di VITA – N 28

 

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San Lorenzo Martire ® - 2016 03 05 - Echi di VITA - N 27 - Splash

Echi di Vita N°27 – IV DOMENICA DI QUARESIMA

Una piccola storia di parole semplici che lascia trasparire il cuore di Dio, il padre buono che ama senza misure, forte nel saper attendere, libero nel dimenticare il gesto compiuto dal figlio, tenero nell’accogliere: un Dio differente da qualsiasi immagine e da qualsiasi esperienza personale.
Un figlio giovane alla ricerca di felicità, alla scoperta di un mondo nuovo, incamminato verso una storia segnata dal peccato e dal male, verso un futuro riempito di scelte superficiali che incontra una umanità decaduta, dove si fa esperienza di morte, di fame, di solitudine.
E poi il viaggio di ritorno, dove il ribelle è disposto a farsi servo, dove il pentimento è forte e sincero, dove la nostalgia del pane di casa è desiderio di vita, dove l’emozione di abbracci e di baci sono senza riserve, dove qualcuno ti corre incontro per farti sentire di nuovo figlio e così risollevarti dal dolore e dal rimpianto di errori vissuti, dove la parola non è più rimprovero ma gioia nell’essere considerato ancora un figlio vivo.
Un invito: convertirsi! Cambiare sguardo su se stessi, non perdere mai fiducia, riprendersi, ritornare sui primi passi, sentirsi in viaggio ricchi dell’affetto di tanti.
Cambiare sguardo su Dio, egli il padre che tutto dona e perdona, unico nel suo attendere, speciale nel suo tacere e nel dire parole belle e giuste. Cambiare sguardo sugli uomini, liberi da risentimenti, gelosie, sospetti.
La nostra unica certezza che ci riempie di speranza: essere tutti figli rivestiti dell’amore di un padre che è tale solo se ha figli vivi!

Mons. Alfredo Di Stefano

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San Lorenzo Martire ® – 2016 03 05 – Echi di VITA – N 27

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San Lorenzo Martire ® - 2016 02 27 - Echi di VITA - N 26

Echi di Vita N°26 III DOMENICA DI QUARESIMA

Il Vangelo di questa domenica ribadisce con la sua forza che Dio non produce la morte e coloro che sono stati colpiti da calamità o da tragedie non sono legati ad una vita di peccato. E’ opinione comune pensare che qualsiasi cosa accade di negativo sia espressione di una colpa: che male ho fatto per meritarmi questo castigo?
Dio non spreca la sua presenza o la sua autorità nel produrre condanne, vendette o nell’allestire tribunali. Dio è nel riflesso di ogni lacrima, nel solco di ogni dolore, nel sangue di ogni ferita. Niente è perduto, tutto è conservato e custodito, tutto è trasfigurato.

Ci chiediamo, invece: Dio dov’era? Dio asciugherà ogni lacrima. L’eternità è, infatti, raccogliere lacrime e non peccati, quest’ultimi si dissolvono coma la neve dinanzi al sole. E allora?
Ogni cosa che accade è un richiamo alla conversione perché tutto andrà in rovina se non ci convertiamo alla pace e alla giustizia, se non scegliamo l’amore al di sopra di ogni violenza e ingiustizia.
Dio agisce con grande pazienza, vedi la parabola del fico: lavorare ancora un anno perché forse porterà i
frutti. Egli è il Dio della speranza, guarda il futuro, perchè l’albero è buono, ci vorrà altro sole, altra acqua, altro lavoro. Egli è come un contadino, mi lavora, mi cura, perchè porti vita.

Siamo per questo anche noi chiamati a credere nella fecondità, che cioè ogni cosa fiorirà, credere nel frutto buono, nel sorriso che illuminerà tutti e tutto.

Convertirsi è, allora, avere questo sguardo: riconoscere, valorizzare, promuovere, i frutti presenti intorno a noi, perchè vivere è produrre frutti buoni o non è vivere!

San Lorenzo Martire ® – 2016 02 27 – Echi di VITA – N 26

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San Lorenzo Martire ® - 2016 02 20 - Echi di VITA - N 25 - Splash

Echi di Vita N°25 II DOMENICA QUARESIMA

LA TRASFIGURAZIONE FESTA DEL VOLTO MISERICORDIOSO DI GESU’

Cosa rende più bella la vita del cristiano? Su quel monte ecco la rivelazione di un mondo bello, di volti belli, di comunità belle. Come? La preghiera rende più giusto il mondo, più limpidi i volti, più luminose le nostre comunità, perché ti mette in contatto con quella parte di divino presente nel mondo, in te, nelle comunità. La trasfigurazione è il cammino quaresimale del far trasparire il divino che è in noi; del far trasparire il volto di Gesù, rivelato dal Vangelo; del far trasparire di più te stesso, nella verità.
Sul monte, attraverso la preghiera, siamo educati a stare con Dio nel silenzio, lì tutto è bello! E la bellezza è la forza del cuore, crea comunione, trasmette la bella testimonianza del Vangelo. Credere è allora acquisire, giorno dopo giorno, la bellezza del vivere!
Poter dire: è bello stare su questa terra, animata dal bene; è bello essere dentro l’umanità che si sta trasfigurando; è bello essere di Cristo e appartenere alla sua Chiesa; è bello ascoltare la sua Parola ed avere il suo stesso sguardo che sa guardare in profondità e trasfigurare ogni tristezza, amarezza e delusione; avere sguardi di sorrisi e di misericordia.
Ascoltatelo, così conclude il Vangelo di questa domenica.
Ascoltare il Vangelo è veramente essere trasformati per poter dire a chi ci è accanto, a chi condivide la nostra fede e vive un ministero nella chiesa, a chi partecipa all’Eucaristia della domenica, seduto accanto a noi: è bello essere con te!

San Lorenzo Martire ® – 2016 02 20 – Echi di VITA – N 25

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San Lorenzo Martire ® - 2016 02 14 - Echi di VITA - N 24

Echi di Vita N°24

Echi di Vita

LE TENTAZIONI DELL’UOMO
Don Alfredo Di Stefano
Quali sono le vere e grandi tentazioni? Secondo il Vangelo di questa prima domenica di quaresima:
quelle che vanno a demolire la fede.
Le pietre o pane? Di cosa viviamo noi? Cosa si necessita per il nostro bene? Gesù afferma né pietre
e non solo pane. Siamo fatti per altre cose: il pane è indispensabile, ma più importanti sono gli
affetti, le relazioni, le persone.
Un prima tentazione è ridurre la nostra vita a sognare denaro e cose nuove, eliminando l’attenzione, la cura per sé e per gli altri, dimenticando che per la nostra fede ciò che è buona è la parola di Dio, essa sola ci dà la vita, ci offre la bellezza e la luce del cosmo, la tenerezza e la misericordia nella storia. Te stesso o gli altri? Come cambiare il mondo? C’è qualcuno che ti indica la logica del potere, la forza del male, la mancanza di rispetto, l’illusione di impossessarsi dell’altro e tu ti lasci affascinare, ci credi e segui qualcuno per toglierli tutto e possedere tutto. Al contrario Dio non fa mercato con l’uomo, offre per primo, dà senza niente in cambio. Quanti per raggiungere il potere hanno venduto se stessi, perso la propria dignità, hanno accusato, puntato il dito, insinuato, ingannato, adoperato la doppiezza, la menzogna, la violenza, l’aggressività, perdendo se stessi.
Non fiducia in Dio, ma ricerca del proprio vantaggio. Quante volte chiediamo e non otteniamo, preghiamo per un figlio malato e non siamo esauditi. Il miracolo da chiedere sembra essere il massimo della fede e invece rivela il voler catturare Dio e il suo mistero. Nella prova, infatti, il Signore è con me, forse non esaudisce tutte le mie richieste, ma senz’altro mi dà ciò che mi serve: sempre la sua luce accompagna tutti i miei passi. Il sapore delle ceneri ci accompagni in questo straordinario cammino!

San Lorenzo Martire ® – 2016 02 14 – Echi di VITA – N 24