Saluto 26 Settembre 2015
Il nostro cammino ha avuto inizio con questa significativa celebrazione, presieduta da Lei Eccellenza e concelebrata da voi carissimi sacerdoti.
Lei Eccellenza ed ognuno di voi sacerdoti confratelli ed amici, ringrazio di vero cuore.
Ma soprattutto ringrazio voi comunità di san Lorenzo, con le sue espressioni e realtà, belle e vive, che la compongono. Ringrazio l’ intera città di Isola del Liri, rappresentata dal suo Sindaco, assessori e consiglieri. Ringrazio gli amici tutti provenienti da Sora e altrove.
“ Maestro quell’uomo non era dei nostri”. Chiunque semina amore e dona speranza agli altri, ovunque si trovi, è dei nostri. Il mondo infatti appartiene a chi lo rende migliore.
Carissimi, io sono chiamato a diventare uno dei vostri, uno di voi, uno di casa e voi mi aiuterete a diventarlo, condividendo i giorni che il Signore ha pensato e previsto per noi.
Cosa siamo chiamati a fare insieme? “Ognuno a dare un bicchiere di acqua”. Gesù fa semplice la vita di una comunità: insieme dissetarci di Cristo, insieme buttarci dentro la sete, la vita degli altri, come se fosse la nostra.
L’immagine dell’acqua è forte in questa città: la sua cascata è conosciuta in tutto il mondo. La vita sia, allora, come una cascata perenne, capace di dissetare tutti e tutto.
Come faremo questo insieme? La soluzione non è in una mano tagliata, ma in mani che sanno donare, che si adoperano a costruire la città a dimensione d’uomo, più bella e giusta; in piedi che percorrono i sentieri degli amici, dove tutti sono amici, perché amici di Dio; in occhi che sanno contare le stelle.
“Guarda il cielo e conta le stelle “: dice Dio ad Abramo, quelle stesse stelle che ricordano il 10 Agosto, festa di San Lorenzo, nostro patrono.