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SAN Lorenzo Parrocchia IT - ECHI DI VITA 2020 N 50

2020 – Echi di Vita N°50 – NOI, VOCI CHE RENDONO TESTIMONIANZA ALLA LUCE

Giovanni non era la luce. Ma venne per rendere testimonianza alla luce.

Giovanni, testimone e martire della luce, ci fa strada nell’Avvento perché ci indica come ci si rapporta con Gesù. E ci mostra che, pur con un cuore d’ombra, siamo in grado di ricevere e testimoniare luce. Che in principio non è posta l’analisi spietata o intelligente del mondo e di tutto il suo peccato. Ma che la storia vera inizia quando l’uomo, nelle sue albe così ricche di tenebra, sa fissare il cuore sulla linea mattinale della luce che sta sorgendo, minoritaria eppur vincente. Ciò che conta è che io renda testimonianza alla luce: non ai comandi, non ai castighi, ma alla luce di un Dio liberatore, del Dio di Isaia che fascia le piaghe dei cuori feriti, che va in cerca di tutti i prigionieri per rimetterli nel sole. Rendere testimonianza a Lui che, come dice Paolo, ha fatto risplendere la vita, ha dato splendore e bellezza all’esistenza.

Che cosa dici di te stesso? Io sono voce. Solo Dio è la parola; io sono voce, trasparenza di qualcosa che viene da oltre, eco di parole che vengono da prima di me, che saranno dopo di me. E però è voce che grida, testimone di parole finalmente accese. Dio è il cuore, io sono voce che dice questo cuore alla mia porzione di mondo. E quando un sacerdote parla, andiamo oltre le parole, lui è solo una eco.

La forza non risiede nel gesto del seminatore, spesso maldestro, ma è il lucente segreto racchiuso nel seme che egli semina.

Passiamo oltre. Lo insegna Giovanni: Egli deve crescere e io diminuire, è regola della vita spirituale che vale per tutti i credenti, anche per i profeti, soprattutto per i sacerdoti, perfino per la Chiesa.

Giovanni ci fa strada nell’Avvento perché ci rivela la nostra identità. Come lui anch’io sono grido, cioè appello, bisogno, fame.

Quante volte la vita dell’uomo è sigillata tra due grida: il grido vittorioso del bambino che nasce e il grido crocifisso di ogni morente e del morente in eterno, il Cristo, che urla la sua sete, la sua e la nostra paura agli uomini e al cielo.

Dire: io sono voce, equivale a dire: io sono persona. Persona letteralmente significa suono che cresce, voce che sale. La nostra identità ci rimanda oltre noi, ad un Altro, ad una Parola che ci attraversa e ci fa vivi. Io sono persona quando sono profeta, e rilancio la parola e la luce, gridando nel deserto della città o sussurrando al cuore. Ogni vivente è voce di Dio, quando cerca di vivere come Cristo, martire della sua luce. Ogni uomo è un profeta.

Noi tutti cerchiamo una voce che dica, nel deserto dei rumori, chi siamo veramente, e solo Dio ha la risposta.

don Alfredo Di Stefano

 

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