Una pasquetta diversa
C’eravamo anche noi lunedì 17 aprile a S. Lorenzo fuori le mura, a Roma.
Eravamo solo in 5, ma con l’orgoglio di rappresentare la nostra Parrocchia isolana intitolata al diacono martire Lorenzo. E con noi c’erano i parrocchiani di Picinisco, con il sindaco ed il parroco, don Edmer, e tanti altri venuti dal nord, dal centro e dal sud, da Bergamo a S. Lorenzello in provincia di Benevento, da Castelfiorentino e Sovicille in Toscana, a Formello ed Amaseno, nel Lazio e perfino da Zamora in Spagna.
Accolti con cordialità nel bel portico che ospita la monumentale tomba di Alcide De Gasperi e, ammirati gli affreschi che a mo’ di “strisce” raccontano la storia dei santi martiri Lorenzo e Stefano, siamo stati invitati ad entrare in chiesa processionalmente preceduti dagli stendardi, uno più bello dell’altro.
La Basilica è un vero scrigno di tesori sovrapposti e affiancati. Lo sguardo ha spaziato dall’alto del soffitto alle pareti affrescate, dal presbiterio rialzato al pavimento in marmi colorati fin giù alla cripta che custodisce le tombe dei Santi Lorenzo e Stefano e di papa Pio IX e poi ancora alle catacombe di S.Ciriaca, la matrona romana che accoglieva nella sua casa sul Monte Celio i cristiani e lo stesso Lorenzo e concesse il suo terreno “fuori porta” per la sepoltura dei martiri e di se stessa, martirizzata sotto l’imperatore Decio.
Nel pomeriggio, dopo la recita del S. Rosario, abbiamo partecipato alla solenne concelebrazione eucaristica presieduta da Mons. Francesco Gioia e animata dai canti del prestigioso coro di Castefiorentino. La giornata si è conclusa con la recita di alcuni passi del Dramma “Il martirio di S.Lorenzo” a cura del gruppo di S.Lorenzello.