Eccoci dinanzi alle parole inaugurali del Vangelo: Convertitevi.
E’ l’invito a rivoluzionare la vita: cambiare logica.
E’ l’offerta di un’opportunità: venite con me, riceverete la vita più vera.
E subito aggiunge il motivo, il perché della conversione: il regno si è fatto vicino.
Che cos’è il regno dei cieli o di Dio? È la vita che fiorisce in tutte le sue forme. Il regno è “di” Dio, ma è “per” gli uomini, per una nuova architettura del mondo e dei rapporti umani.
Questo regno si è fatto vicino.
È come se Gesù dicesse: tenete gli occhi bene aperti, perché è successo qualcosa di importantissimo. Giratevi verso la luce, perché la luce è già qui.
Dio è qui, come una forza che non sta ferma, come un lievito, un seme, un fermento.
Il Vangelo termina con la chiamata dei quattro pescatori e la promessa: vi farò pescatori di uomini.
Con che cosa, con quale rete pescheranno gli uomini?
Qualcuno ha una cosa bellissima da dirti, così bella che appare incredibile, così affascinante che i pescatori ne sono sedotti: abbandonano tutto, come chi trova un
tesoro.
La notizia bellissima è questa: la felicità è possibile e vicina. E’ possibile vivere meglio, per tutti, perché la sua parola risponde alle necessità più profonde delle persone. Perché quando è narrato adeguatamente e con bellezza, sicuramente il Vangelo risponde ai bisogni più profondi dei cuori e mette a disposizione un tesoro di vita e di amore, che non inganna, che non delude.
La conclusione del brano di oggi è una sintesi affascinante della vita di Gesù: camminava e annunciava la buona novella, camminava e guariva la vita. Gesù cammina verso di noi. E questa è l’unica cosa che guarisce la vita.
Questo dovrà essere anche il nostro annuncio, a ciascuno: Dio è con te, con amore.