Partono senza pane, né sacca, né denaro, senza nulla di superfluo, anzi senza nemmeno le cose più utili. Solo un bastone cui appoggiare la stanchezza e un amico a sorreggere il cuore. Chiaro il Vangelo: l’incisività del messaggio non sta nello spiegamento di forza o di mezzi, ma nel bruciore del cuore dei discepoli, sta in quella forza che ti fa partire, e che è Gesù di Nazareth.
Partono senza cose, perché risalti il primato dell’amore. Il viaggio dei discepoli è come una discesa verso l’uomo essenziale, verso quella radice pura che è prima del denaro, del pane, dei ruoli.
Gesù affida ai discepoli una missione che concentra attorno a tre nuclei: Dove entrate dite: pace a questa casa; guarite i malati; dite loro: è vicino a voi il Regno di Dio.
I tre nuclei della missione: seminare pace, prendersi cura, confermare che Dio è vicino. Portano pace. E la portano a due a due, perché non si vive da soli, la pace. La pace è relazione. Comporta almeno un altro, comporta due in pace, in attesa dei molti che siano in pace, dei tutti che siano in pace.
Guariscono i malati. La guarigione comincia dentro, quando qualcuno si avvicina, ti tocca, condivide un po’ di tempo e un po’ di cuore con te. Esistono malattie inguaribili, ma nessuna incurabile,
nessuna di cui non ci si possa prendere cura. Poi l’annuncio: è vicino, si è avvicinato, è qui il Regno di Dio. Il Regno è il mondo come Dio lo sogna, dove la vita è guarita, dove la pace è fiorita. E poi la casa. Quante volte è nominata la casa in questo brano!
La casa, il luogo più vero, dove la vita può essere guarita. Lì la Parola è conforto, forza, luce; lì scende come pane e come sale, sta come roccia la Parola di Dio, a sostenere la casa. E noi guardiamo anche alla nostra città che vivrà una settimana intensa di incontri, con la festa del Crocifisso: sappia rinnovare il proprio cuore e lasci fiorire la gioiosa fraternità tra tutti i suoi membri!!!!
Don Alfredo Di Stefano