La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo? La risposta bella e al tempo stesso sbagliata: dicono che sei un profeta.
Gesù pone la seconda domanda, preceduta da un ma: Ma voi – come se i Dodici fossero di un altro mondo, mai omologati al pensiero dominante – voi chi dite che io sia? La terza domanda è implicita, diretta a me: tu chi dici che io sia? Gesù non chiede: Cosa avete imparato? Che parola vi ha colpito? Qual è il centro del mio insegnamento? Ma: chi sono io per te? Tu con il tuo cuore, con la tua fatica, la tua gioia e il tuo peccato, tu cosa dici di Gesù Cristo?
Le parole più vere sono sempre al singolare, e mai parole d’altri. Non servono libri o catechismi, non studi, letture, o risposte imparate, ma ciascuno dissetato alle fonti di Dio, inciso un giorno dalla spada a due tagli della sua Parola, ciascuno, caduto e risorto, può dare la sua risposta.
Tu sei per me un “crocifisso amore”. L’amore ha scritto il suo racconto sul tuo corpo con l’alfabeto delle ferite, indelebili come l’amore. Tu sei per me un “disarmato amore”, che mai sei entrato nei palazzi dei re, mai hai radunato eserciti, e in questo mondo di arroganti hai detto. Tu sei per me un “inseparato amore”, perché nulla mai, né angeli né demoni, né cielo né abisso, nulla mai ci separerà dal tuo amore di Dio. Nulla, mai. Due parole assolute, perfette, totali: inseparabile sono dall’amore.
I due simboli di oggi sono la chiave e la roccia. Pietro è roccia nella misura in cui ancora trasmette Cristo, tesoro per l’intera umanità. E’ roccia nella misura in cui mostra che Dio è vivo fra noi, crocifisso amore, disarmato amore, inseparato amore. Ma ogni discepolo è roccia e chiave. Chiave che apre le porte belle di Dio, roccia su cui far conto per costruire la casa comune. Chiamato a legare e sciogliere, a creare nel mondo strutture di riconciliazione.
Voi chi dite che io sia? Non mi basta dire Dio; Cristo non è ciò che dico di lui, ma ciò che vivo di lui, come la vita non sta nelle mie parole sulla vita, ma nel mio patirla. Non una dottrina, non una morale, il cristianesimo è una Persona.
don Alfredo Di Stefano
Scarica il giornalino in formato PDF >> Clicca Qui <<