Il termine «forza» lega insieme, come un filo rosso, le tre letture:
«Avrete forza dallo Spirito Santo» (prima lettura);
«Possiate cogliere l’efficacia della sua forza» (seconda lettura);
«Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra» (Vangelo).
Forza per vivere, energia per andare e ancora andare: la mia vita dipende da una fonte che non viene mai meno; la mia esistenza è attraversata da una forza più grande di me, che non si esaurirà mai e che fa la vita più forte delle sue ferite.
È il flusso di vita di Cristo, che viene come forza ascensionale verso più luminosa vita, che mi fa crescere a più libertà, a più consapevolezza, a più amore, fonte di nuove nascite per altri.
L’Ascensione è una festa difficile: come si può far festa per uno che se ne va? Il Signore non è andato in una zona lontana del cosmo, ma nel profondo, non oltre le nubi ma oltre le forme: se prima era insieme con i discepoli, ora sarà dentro di loro.
Sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del tempo.
Ascensione non è un percorso cosmico geografico, ma è la navigazione spaziale del cuore che ti conduce dalla chiusura in te all’amore che abbraccia l’universo.
Gesù lascia sulla terra il quasi niente: un gruppetto di uomini impauriti e confusi, che dubitano ancora, sottolinea Matteo; un piccolo nucleo di donne coraggiose e fedeli. E a loro che dubitano ancora, a noi, alle nostre paure e infedeltà, affida il mondo. Li spinge a pensare in grande, a guardare lontano: il mondo è vostro.
Gesù se ne va con un atto di enorme fiducia nell’uomo. Ha fiducia in me, più di quanta ne abbia io stesso. Sa che riuscirò a essere lievito e forse perfino fuoco; a contagiare di Spirito.
Ascensione è la festa del nostro destino che si intreccia con la nostra missione: «Battezzate e insegnate a vivere ciò che ho comandato». «Battezzare» non significa versare un po’ d’acqua sul capo delle persone, ma immergere! Immergete ogni uomo in Dio, fatelo entrare, che si lasci sommergere dentro la vita di Dio, in quella linfa vitale.
Insegnate a osservare. Che cosa ha comandato Cristo, se non l’amore? Il suo comando è: immergete l’uomo in Dio e insegnategli ad amare. A lasciarsi amare, prima, e poi a donare amore.
Qui è tutto il Vangelo, tutto l’uomo.
don Alfredo di Stefano
Scarica il giornalino in formato >> San Lorenzo Parrocchia IT – ECHI DI VITA 2023 N 21 – Evidenza <<