L’Avvento è il tempo che prepara nascite, il tempo di santa Maria nell’attesa del parto, tempo delle donne: solo le donne in attesa sanno cosa significhi davvero attendere.
Ci saranno segni nel sole, nella luna, nelle stelle e sulla terra angoscia.
Il Vangelo ci prende per mano, ci porta fuori dalla porta di casa, a guardare in alto, a percepire il cosmo pulsare attorno a noi, a sentirci parte di un’immensa vita. Che patisce, soffre, si contorce come una partoriente, ma per produrre vita. Il presente porta nascite nel grembo. Ogni giorno c’è un mondo che muore, ogni giorno c’è però un mondo che nasce.
Giorno per giorno, continuamente, adesso, Dio viene. Anche se non lo vedi, anche se non ti accorgi di lui, è in cammino su tutte le strade.
Noi pensiamo che la presenza del Signore si sia rarefatta, il Regno allontanato, che siano altri i regni emergenti.
Il Vangelo d’Avvento ci aiuta a non smarrire il cuore, a non appesantirlo di paure e delusioni: state attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano.
Ci sarà sempre un momento in cui ci sentiremo col cuore pesante. Chi non ha provato scoraggiamento? Ma non dobbiamo permettergli di farsi strada di sedersi.
Il motivo è questo: fin dentro i muscoli e le ossa io so una cosa, come la sapete voi, ed è che non può esserci disperazione.
E Chi sta venendo? Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire con grande potenza e gloria.
Questo mondo contiene Lui! Che viene, che è qui, che cresce dentro; c’è un Liberatore, esperto di nascite, in cammino su tutte le strade.
Alzatevi, guardate in alto e lontano, perché la vostra liberazione è vicina. Uomini e donne in piedi, a testa alta, occhi alti e liberi: così vede i discepoli il Vangelo. Gente dalla vita verticale e dallo sguardo profondo.
Il Vangelo ci insegna a leggere la storia come grembo di futuro, a non fermarci all’oggi: questo mondo porta un altro mondo nel grembo. Da coltivare e custodire con combattiva tenerezza.
Un mondo più buono e più giusto, dove Dio viene, vicino e caldo come il respiro, forte come il cuore, bello come il sogno più bello.
don Alfredo Di Stefano
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