Signore Gesù,
come l’amato Giovanni
possa anch’ io nei momenti di stanchezza
reclinare il mio capo sul tuo petto
e come lui ascoltare i battiti del tuo cuore
per imparare ad amare come sai amare Tu.
Signore Gesù,
nel dubbio della fede
accoglimi come l’incredulo Tommaso.
Insegnami a scorgere la tua presenza
in tutto ciò che mi circonda
e a riconoscerti unico Signore mio e Dio mio.
Signore Gesù,
nel dolore che disorienta
fa’ che non mi dimentichi mai di te
come Pietro che per paura ti ha rinnegato.
Canti ancora il gallo per me
e mi ricordi ogni tuo gesto, ogni tua parola.
Signore Gesù,
se il mio passo vacilla
e il mio sguardo non ti riconosce,
chiamami per nome come nel giardino
chiamasti Maria di Magdala, tua prima apostola,
per annunciare ancora in questo tempo oscuro
la sfolgorante luce della tua Resurrezione. Amen.
La luce di Cristo risorto abiti nei vostri cuori, sempre.
Il parroco
don Alfredo Di Stefano
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