Una brocca, un pozzo, una sorgente. Tre immagini d’acqua che si intrecciano come un crescendo, una spirale di vita che sale.
«Dammi da bere». Il Signore ha sete d’acqua in quel mezzogiorno accaldato, ma soprattutto ha sete della nostra sete. Ha sete che noi abbiamo sete di Lui. Ha desiderio del nostro desiderio, di questa povera brocca che è il nostro cuore assetato.
«Se tu conoscessi il dono di Dio!». Donna, non vivere solo per i tuoi bisogni, fame, sete, amori, un po’ di religione, perché quando avrai soddisfatto questi tuoi bisogni fondamentali non avrai che un po’ d’acqua in una brocca, presto finita, sempre insufficiente. Non vivere senza mistero. Senza dono.
Il dono di Dio è «un’acqua viva che diventa sorgente di vita eterna». Non una brocca più grande, non un pozzo più profondo, Gesù dona alla Samaritana di ricongiungersi alla sua sorgente.
Una immagine bellissima, con l’eternità che già freme dentro quest’acqua, che tracima, che dilaga, che va, che è più di ciò che serve alla sete.
La sorgente è acqua per la sete degli altri. La sorgente non è possesso, è fecondità. La donna che prendeva quanta acqua serviva alla sua sete, diventa colei che dona. Capisce che non placherà la sete bevendo a sazietà, ma placando la sete d’altri; che si illuminerà illuminando altri, che riceverà gioia donando gioia.
Diventare sorgente: bellissimo progetto per ogni cuore assetato di più vita.
Ricevimi, donami, donandomi mi otterrai di nuovo: la donna abbandona la brocca e il pozzo, corre, chiama, annuncia, testimonia: «C’è uno che dice tutto, che interroga il cuore!». Nulla rivela il mistero dell’uomo quanto il mistero dei suoi amori. Al segreto di una persona si accede attraverso la rivelazione dell’amore.
Passando proprio per il suo mistero di donna -hai avuto cinque mariti-, Gesù fa nascere nella samaritana il mistero di Dio. Al cui spazio si accede per la porta del cuore. Lì si adora.
Gesù è colui che dice tutto di me, che non mi chiude nei miei fallimenti, numerosi quanto gli uomini della Samaritana, ma indica futuro, affinché anch’io, giunto al pozzo come mendicante d’acqua, me ne ritorni con coraggio e fiducia, ciò di cui abbiamo, oggi, più bisogno.
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