Giovanni il Battista è stato appena arrestato, è accaduto qualcosa di minaccioso che, anziché impaurire e rendere prudente Gesù, lo fa uscire allo scoperto, a dare il cambio a Giovanni. Abbandona famiglia, casa, lavoro, lascia Nazaret per Cafarnao, non porta niente con sé, solo un annuncio. Convertitevi.
Noi interpretiamo come «pentitevi», mentre è l’invito a rivoluzionare la vita: cambiate logica, spostatevi, non vedete dove vi porta questa strada?
È l’offerta di un’opportunità: venite con me, di qua il cielo è più azzurro, il sole più caldo, le persone sono più sane, la vita più vera.
E subito aggiunge il motivo, il perché della conversione: il regno si è fatto vicino.
Che cos’è il regno dei cieli o di Dio?
È la vita che fiorisce in tutte le sue forme, un’offerta di solarità. Il regno è ‘di’ Dio, ma è ‘per’ gli uomini, per una nuova architettura del mondo e dei rapporti umani, per una terra come Dio la sogna. Questo regno si è fatto vicino. È come se Gesù dicesse: tenete gli occhi bene aperti perché è successo qualcosa di importantissimo: giratevi verso la luce, perché la luce è già qui.
Gesù passando vide… Due coppie di fratelli, due barche, un lavoro?
No, vede molto di più: in Simone, vede Kefa’, Pietro, la roccia su cui fondare la sua chiesa; Andrea è il fratello, compagnia, sostegno, forza; in Giovanni intuisce il discepolo dalla più folgorante definizione di Dio: Dio è amore; Giacomo sarà «figlio del tuono», uno che ha dentro la vibrazione e la potenza del tuono.
Lo sguardo di Gesù è uno sguardo creatore, una profezia. Mi guarda, e vede in me un tesoro sepolto, nel mio inverno vede grano che matura, una generosità che non sapevo di avere, strade nel sole. Nel suo sguardo vedo per me la luce di orizzonti più grandi.
Venite dietro a me: vi farò pescatori di uomini. Raccoglieremo uomini per la vita. Li porteremo dalla vita sepolta alla vita nel sole. Risponderemo alla loro fame di libertà, amore, felicità.
I quattro pescatori lo seguono subito, senza sapere dove li condurrà, senza neppure domandarselo: hanno dentro ormai le strade del mondo e il cuore di Dio.
Gesù camminava per la Galilea e annunciava la buona novella, camminava e guariva la vita.
La bella notizia è che Dio cammina con te, senza condizioni, per guarire ogni male, per curare le ferite che la vita ti ha inferto, e i tuoi sbagli d’amore.
Dio è con te e guarisce. Dio è con te, con amore: la sola cosa che guarisce la vita.
don Alfredo Di Stefano
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