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San Lorenzo Parrocchia - ECHI DI VITA 2019 N 09

2019 – Echi di Vita N°09 – UN CIECO NON PUO’GUIDARE UN ALTRO CIECO

Il testo evangelico mette in luce, facendolo in parabole, la condotta di chi si pone a guida dei propri fratelli. L’insegnamento dì Gesù verte su forti contrasti e si rivolge ai suoi uditori per metterli in guardia contro il pericolo della presunzione che conduce alla rovina, proprio sull’esempio dei farisei che, in fatto di presunzione, non conoscevano rivali.

Queste sue parole Gesù le rivolge ai discepoli: si tratta di una parabola la quale non ha certo bisogno di spiegazioni perché smantella chiaramente un possibile atteggiamento interiore in chi si trova a esercitare un ministero di guida verso i suoi fratelli.

In controluce emerge un forte invito di Gesù all’umiltà, quella vera, per la quale chi è guida non si pone come giudice dei fratelli, ma semmai si espone volentieri alla reciproca correzione fraterna.

Dal discorso parabolico Gesù passa gradualmente a un discorso propositivo: «Il discepolo non è da più del maestro», e a un discorso provocatorio: «Perché guardi la pagliuzza… Come puoi dire al tuo fratello… Ipocrita!», illuminato, infine, dal contrasto tra «l’albero buono» e l’«albero cattivo».

L’intendimento di Gesù è quello di suscitare atteggiamenti di vita comunitaria in coloro ai quali egli affida il suo vangelo, cioè la sua proposta di vita nuova. Non si dà vera spiritualità cristiana se non nella pratica dei comandamenti e, ancor più, nell’adesione totale alla novità evangelica.

L’insegnamento di Gesù va dunque dal cuore agli atti esterni e da questi all’intimo del cuore, cioè la condotta esteriore deve coincidere con l’intenzione interiore, che procede da un cuore rinnovato e buono.

Si tratta di tre temi: primo, un cieco non può guidare un altro cieco; secondo, è zelo sbagliato voler togliere la pagliuzza dall’occhio del fratello quando si ha addirittura una trave nell’occhio proprio; terzo, ogni albero si riconosce dai frutti, cioè ogni uomo si riconosce per quello che è veramente, non dalle parole che dice, ma dalle opere che compie.

Gesù mostra di rivolgere, qui, ai suoi discepoli una serie di ammonimenti che, altrove, aveva rivolto, sotto forma di rimprovero, ai farisei. È contro i farisei che aveva esclamato: Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso! Ed ecco che oggi questa esclamazione «Ipocrita!» la ritroviamo in un discorso rivolto ai suoi discepoli e, quindi, anche a noi: Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.

Don Alfredo Di Stefano

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