Viene dopo di me colui che è più forte di me e vi baezzerà in Spirito Santo e fuoco, vi immergerà nel vento e nel fuoco di Dio.
Bella definizione del crisano: Tu sei ‘uno immerso’ nel vento e nel fuoco, ricco di vento e di fuoco, di libertà e calore, di energia e luce, ricco di Dio.
Battesimo significa immersione. Uno dei più anchi simboli crisani, quello del pesce, ricorda anche questa esperienza: come il piccolo pesce nell’acqua, così il piccolo credente è immerso in Dio, come nel suo ambiente vitale, che lo avvolge, lo sosene, lo nutre.
Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento. Quella voce dal cielo annuncia tre cose, proclamate a Gesù sul Giordano e ripetute ad ogni nostro battesimo.
Figlio è la prima parola. Dio è forza di generazione, che come ogni seme genera secondo la propria specie. Siamo tutti figli nel Figlio, frammen di Dio nel mondo, specie della sua specie, abbiamo Dio nel sangue.
Amato. Prima che tu agisca, prima di ogni merito, che tu lo sappia o no, ad ogni risveglio, il tuo nome per Dio è ‘amato’. Dio ci ha amato per primo.
Mio compiacimento è la terza parola, che conene l’idea di gioia, come se dicesse: tu, figlio mio, mi piaci, guardo e sono felice.
Se ogni mattina potessi ripensare questa scena, vedere il cielo azzurro che si apre sopra di me come un abbraccio; sentire il Padre che mi dice con tenerezza e forza: figlio mio, amato mio, mio compiacimento; senrmi come un bambino che anche se è sollevato da terra, anche se si trova in una posizione instabile, si abbandona felice e senza more fra le braccia dei genitori, questa sarebbe la mia più bella, quodiana esperienza di fede.
Ma questo tutto possiamo viverlo, grazie al nostro Battesimo!
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